24 aprile 2008

Advice Corner # 20


Gesù tra Fede e Mito. Kierkegaard e Strauss a confronto

Salve a tutti. Sfrutto in modo insolito lo spazio degli Advice per sponsorizzare questo lavoro che ha richiesto gli ultimi mesi della mia vita universitaria e che è poi diventato la mia tesi di laurea. Non avendo detto a nessuno la data della discussione a causa di patemi personali ( soffro molto la presenza di un pubblico ) colgo ora l'occasione per proporre a chi fosse stato interessato il mio studio.
Si tratta di un confronto/scontro tra due autori poco conosciuti su un argomento molto spinoso come la vita di Gesù narrata dai Vangeli. Da una parte abbiamo Strauss, teologo protestante, che ha realizzato una Vita di Gesù attuando una lettura critica del Nuovo Testamento; dall'altra si pone Kierkegaard, filosofo danese, teorico di un Cristianesimo puro, letterale, a tratti anche drammatico; dove la pointe è il paradosso della fede. Due visioni diametralmente opposte, dunque, che pongono Gesù tra due confini: la Fede e il Mito. Qui, però, non dobbiamo scandalizzarci della parola "mito", perchè non ha nulla a che vedere con la tradizionale concezione favolistica che solitamente l'accompagna. Il mito di Strauss è semplicemente un racconto evangelico che si riferisce a Gesù e che può essere considerato più frutto della leggenda che un fatto vero e proprio. Strauss vuole trovare la verità storica nelle pagine del Nuovo Testamento, cercando di soppiantare la tradizionale lettura fideistica che risolve tutte le controversie della Scrittura con la frase:"mistero della Fede".
Nel mio lavoro non c'è nessuna presa di posizione, semplicemente ho posto sulla bilancia due visioni diversissime del Cristianesimo, mostrandone pregi e difetti, differenze e punti di contatto; ma mai giudicando. Il mio scopo, infatti, vuole essere solamente quello di mostrare, a coloro che ne abbiano interesse, due sentieri: la scelta della direzione da prendere resta tutta nelle mani di chi legge.
Non mancando di sana autocritica devo ammettere che purtroppo il limite di questa tesi è l'uso massiccio di ipotesi per quel che concerne la posizione kierkegaardiana; ciò è dovuto al fatto che un confronto come questo non è mai stato fatto prima d'ora e non disponevo di testi critici cui riferirmi. Inoltre il filosofo danese non ha scritto una vera e propria vita di Gesù, ma ha lasciato solo dei vaghi riferimenti riguardo ad episodi del Nuovo Testamento; quindi parte delle risposte sono frutto di ipotesi personali: un esempio è la mia completa costruzione di un ritratto di Giuda, figura che il buon Kierkegaard non ha mai affrontato.
Non volendo appesantire oltre questo post termino qui la presentazione, mettendomi a completa disposizione di chiunque abbia desiderio di saperne di più o addirittura di voler gettare uno sguardo alla tesi.
A presto gente!
Paolo

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Paolino congratulazioni per la tesi.Non mancherò di farti alcune domande,la trova interessante e di possibile dibattito.Ciao complimenti

Alekos ha detto...

Ciao dott. Paolino, non capendoci quasi nulla eviterò domande imbarazzanti, mi limito a farti i complimenti per la laurea! Bravissimo!

PS. ma alla fine dei conti, il confronto tra Kierkegaard e Strauss chi l'ha vinto?

Paolino ha detto...

Per il Valda: scrivimi la mail dove vuoi che ti mando il file della tesi. Magari la scremo un attimo, per risparmiarti parti noiose che non ti interesserebbero per nulla.

Per Ale: grazie mille. Mi scuso per non esser più venuto sul blog delle energie rinnovabili, farò un salto a breve.
Il confronto si può dire che sia finito 1-1 o 2-2 o 3-3...insomma pari; ma diciamo che Strauss giocava in trasferta e i suoi goal valgono doppio. Questo semplicemente per dire che per me ha un lieve vantaggio sull'avversario. Tuuto lì.

A presto!

Anonimo ha detto...

la compagnia della serata si sta popolando sempre più di dottori....

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