Grazie.

Era il 1 settembre 2003, era una calda sera di fine estate,lo ricordo come se fosse ieri.Era la prima di campionato per il Milan disputata in un insolito lunedi sera.Era un anonima trasferta in quel di Ancona dove il solito shevchenko aveva segnato una solita doppietta.Ma c'era qualcosa che aveva attirato la mia attenzione durante la partita, o meglio qualcuno,un giocatore con la maglia numero 22 dal cognome strano,che veniva deriso e bersagliato da sfottò dal gusto certo discutibile.Mi ricordo ancora la sua prima giocata, una palla alta una palla inutile, che veniva fermata con un tocco delicato del suo piede destro, era al limite della propria area circondato da avversari, ma invece di appoggiarsi al compagno vicino,con una naturalezza al limite della sfacciataggine alzava la testa e puntava dritto verso la porta avversaria,i suoi movimenti erano eleganti la falcata felina e dopo 30 metri di corsa palla al piede regalava un prezioso dono sotto forma di assist a cafu che metteva in mezzo per sheva che segnava a porta vuota,ma questo non era importante.In quel momento provai una sensazione,una sensazione che avevo provato solo vedendo Van Basten,Savicevic,e Shevchenko la prima volta,una sensazione che non ha prezzo e che mai nessun arabo potrà mai comprare.
Anche se domani o a fine stagione il numero 22 dovesse partire......................................
Grazie di tutto.