Per la rubrica "CULtura sul blog", a grande richiesta pubblico una famosa poesia di Cecco Angiolieri (1260-1313), certo di fare cosa gradita. Per chi ne capisce da notare le ultime due righe che a distanza di secoli riflettono il pensiero di uno dei più grandi latin lover dei nostri tempi (iniziali M.D.).
S'i' fosse fuoco, arderei 'l mondo;
s'i' fosse vento, lo tempestarei;
s'i' fosse acqua, i' l'annegherei;
s'i' fosse Dío, mandereil' en profondo;
s'i' fosse papa, allor serei giocondo,
ché tutti cristiani imbrigarei;
s'i' fosse 'mperator, ben lo farei:
a tutti tagliarei lo capo a tondo.
S'i' fosse morte, andarei a mi' padre;
s'i' fosse vita, non starei con lui:
similemente faria da mi' madre.
S'i' fosse Cecco, com' i' sono e fui, torrei le donne giovani e leggiadre:
le zoppe e vecchie lasserei altrui.
15 settembre 2005
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3 commenti:
brao masok
ho trovato anche un pò di altre sue poesie, si potrebbe fare che ogni settimana caccio il momento culturale per tutti gli ignorantoni del bloz e ne piazzo una...
giornata di calma piatta sul blog...quando non c'è lo zio si sta quasi tranquilli...
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